mercoledì 16 dicembre 2009

Ay-ay-ayyyy!

Grido di dolore o incitazione messicana? Entrambe le cose.
Partiamo dal grido di dolore.
Il rugby è uno sport maschio, inutile ricordarlo. Rude, di contatto, a volte anche un po' troppo virile. Però non ammette scorrettezze.
Forse chi guarda solo un match ogni tanto non riesce a capire perché l'arbitro (che solo un attimo prima assisteva con blando interesse a un chiarimento a due a colpi di spintoni e pugni), tiri fuori un cartellino rosso ed espella per tutto il resto della partita un giocatore a caso nel mucchio che si sta azzuffando per terra per il possesso dell'ovale. E si stupisce nel sentire il pubblico dello stadio, generalmente molto rispettoso e sportivo, fischiare il giocatore che esce.
Beh, quello che noi da casa non vediamo (ma l'arbitro -o la telecamera per lui- vede benissimo) è che il giocatore punito ha dato una manata in faccia a un avversario.
Ora io so che è difficile ritenere una manata più dannosa di un pugno, ma è proprio così: il pugno al massimo provoca un bel livido o un labbro rotto; le dita della mano aperta in prossimità degli occhi possono essere molto, ma molto pericolose. In termine tecnico, questo fallo si chiama forchetta e, a seconda della volontarietà o meno, può essere punito con l'espulsione dai campi di gioco da qualche settimana a qualche anno.
Perché questa lunga premessa? Perché due giocatori della mia squadra, sabato scorso, si sono macchiati di questa colpa. Ora la Federazione li sanzionerà con una lunga espulsione, il Club prenderà ulteriori misure interne e i due giocatori si ritroveranno sul curriculum una macchia che, in caso di recidiva, aggraverà le future punizioni.
Come tifosa sono addolorata (uno dei due è uno dei nostri migliori uomini), ma capisco la gravità dell'atto e mi unisco al coro di condanna.
E il fatto che il mio rugbista preferito si sia in passato distinto per diversi episodi antisportivi non serve a mitigare il mio sdegno. Ai tempi ho criticato anche lui per la troppa irruenza che gli fa perdere (troppo spesso) il lume della ragione (pur se non me lo fa amare di meno).
E ora passiamo a più frivoli pensieri e alla ricettina messicana di oggi:

Maiale in fiesta
Ingredienti:
Costolette e puntine di maiale
Un barattolo di peperoni sott'aceto gialli e rossi
Un cucchiaino colmo di marmellata di peperoncino
(o peperoncino in polvere e zucchero in uguali proporzioni)
Olio, sale, concentrato di pomodoro
Preparazione:
Ungere con poco olio una padella che possa contenere comodamente i pezzi di maiale e disporli senza accavallarli. Rosolarli a fuoco vivo da entrambi i lati, salarli, quindi abbassare la fiamma e aggiungere i peperoni a listarelle (ben sgocciolati dal liquido di conserva), il concentrato di pomodoro, la marmellata di peperoncini (o il peperoncino in polvere con lo zucchero). Lasciare cuocere almeno 5 minuti o, comunque, finché la carne si ben cotta. Eventualmente aggiustare di sale. Servire ben calda con tortillas o polenta.
Una mia personale variante è usare le costate di maiale già affumicate: non sono facili da trovare, ma danno al piatto un gusto ancora più deciso.

9 commenti:

Profumissima ha detto...

Un piatto da buona... forchetta, non c'è che dire!!!

kalligalenos ha detto...

E questo, insieme al fatto che è decisamente afrodisiaco, me lo fa dedicare al mi ricciolone bruno!
Come inforchetta lui...

paola61 ha detto...

Mi è dispiaciuto leggere tra le righe la tristezza per il tuo rugbysta ma chi sono i due giocatori? Purtroppo in tutti gli sport succede falli antisportivi vedi il calcio che il re di questa categoria.
Parlando della ricetta, molto semplice e gustosa se mi dici anche afrodisiaca allora è mia..........

Anonimo ha detto...

Peperoni con la pelle... ricetta terribilmente indigesta per me.
Sigh...

I due rugbisti in questione sono Attoub, pilone, e Dupuy, mediano di mischia.
I piloni dello Stade sono sempre abbastanza rissosi, ma sempre nei limiti del "mi sto chiarendo con veemenza".
Dupuy è piccolo, come quasi tutti mediani, e se avesse mollato un pugno alla terza linea inforchettata, questa non se ne sarebbe neppure accorta... lo avrebbe spostato con un buffetto e sarebbe passato oltre.
Ma una forchetta... quella no!

Dony ha detto...

Da brava sportiva,anche se con una velata tristezza,ammetti però le loro colpe e questo come al solito ti fa molto onore,mia cara Kally... Alla buon'ora!!! Finalmente una nuova ricetta da sperimentare e se afrodisiaca,(anche se nel caso di mio marito, non c'è nè proprio bisogno,ihihih...)la provo e ti faccio sapere!!!

kalligalenos ha detto...

Grazie a tutte, ragazze! Mi raccomando, poi riferite (omettendo i particolari più privati, mi raccomando) sull'effetto afrodisiaco o meno della ricetta: mi serve a fini statistici!

paola61 ha detto...

Dony anche il mio maritino non serve forse serve di più a me da quando prendo certe medicine eh eh eh

Dony ha detto...

Sempre origini Sicule mi sembra il tuo,se non sbaglio... Il mio Calabre,invece! Coraggio Paola,sono sicura che il tuo brutto periodo,passerà presto!

paola61 ha detto...
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