lunedì 28 aprile 2008

Il dolce gusto delle vacanze

La lettura di un post su Carcassonne (sul blog di Taksya) mi ha riportato alla mente le numerose visite in quell'amena cittadina. Il gusto pungente del sidro, il profumo intenso della pasticceria all'ingresso della cité, la cremosa goduria del mio primo clafoutis...
E quindi eccomi qui a condividere la ricetta di questo dolce spettacolare, che (nel corso degli anni) mi è già costato diversi etti in più e due snocciolatori (lo so, la ricetta originale vuole i frutti integri, ma volete mettere la comodità di non dover sputare i noccioli?).

Clafoutis alle ciliegie
Ingredienti:
120 g farina
120 g zucchero
4 uova
1/2 l latte
un pizzico di sale
1 kg ciliegie
Preparazione:
Lavare, asciugare e snocciolare le ciliegie. Accendere il forno a 180°.
Con l'aiuto di una frusta (io uso quella elettrica) unire tutti gli ingredienti nell'ordine e lavorarli finché il composto è bello spumoso.
Incorporare delicatamente le ciliegie e versare in una teglia imburrata e infarinata, meglio se di pyrex o ceramica (è un dolce che va servito nel suo recipiente di cottura).
Cuocere per 40 minuti circa e servire ben freddo.
Volendo si può fare anche con altri frutti rossi (lamponi, more, mirtilli...) o con prugne secche snocciolate (in questo caso si tratta della versione bretone, spesso servita anche in sfoglia).

5 commenti:

Profumissima ha detto...

Mi fa morire, il clafoutis!!! Mi piace che il succo delle ciliege si caramellizzi sui bordi della pirofila, mi dà quel senso di ipercaloria che in un dolce è di per sè un valore aggiunto!

kalligalenos ha detto...

Buongustaia...

Anonimo ha detto...

.. e le crepes, e l'ile fottant e la tarte tatin

Taksya ha detto...

... La lettura di un post su Carcassonne (sul blog di Taksya) mi ha riportato alla mente le numerose visite in quell'amena cittadina. Il gusto pungente del sidro, il profumo intenso della pasticceria all'ingresso della cité, la cremosa goduria del mio primo clafoutis...

Ma... il cattura zigale era a Carcassonne?
No, perché a me, leggendoti, è venuto in mente quello...

Tornando a pensieri più ameni (e calorici)... avevi provato anche versione al microonde.
Non era eccezionale, ma si lasciava mangiare anche lei...

kalligalenos ha detto...

Il cattura-zigales era a Pau, nel bar proprio sopra il fossato del castello.
La versione del dolce a microonde è sicuramente commestibile, ma l'aspetto è così triste che, dopo i primi esperimenti, ho deciso di lasciar perdere...